Risultato netto pari a Euro – 3,3 milioni, per effetto di svalutazioni di partecipazioni bancarie non-core.

  • I ricavi ammontano a Euro 1,9 milioni (Euro 51,2 milioni nel bilancio consolidato)
  • L’EBITDA pari a Euro 0,4 milioni (Euro 9,6 milioni nel bilancio consolidato)
  • L’EBIT è pari a Euro 0,07 milioni (Euro 2,3 milioni nel bilancio consolidato)
  • L’EBT ammonta a Euro -3,3 milioni (Euro -0,7 milioni nel bilancio consolidato)
  • Risultato netto pari a -3,3 milioni (Euro -2,6 milioni nel bilancio consolidato)
  • Patrimonio netto pari a Euro 25,7 milioni (Euro 60,6 milioni nel bilancio consolidato)
  • PFN di Euro 16,9 milioni (Euro 96,2 nel bilancio consolidato)
  • NAV pari a Euro 20,7 milioni circa

 

Il consiglio di amministrazione di Italeaf, holding di partecipazione e primo company builder italiano, attiva nei settori cleantech e smart innovation, quotata al NASDAQ OMX First North, ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016.

Dati economici e finanziari di sintesi*

Sei mesi chiusi al 30.06.2016 Sei mesi chiusi al 30.06.2015 Var.
 (in Euro)      
 Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni 1.928.473 2.068.392 (139.919)
 EBITDA 366.354 310.595 55.759
 Risultato Operativo  65.245 (35.163) 100.408
 Risultato prima delle imposte (3.262.516) 810.092 (4.072.608)
 Risultato netto (3.314.038) 608.218 (3.922.256)
   30 Giugno 2016 31 Dicembre 2015 Var.
 Capitale circolante netto (2.091.803) (1.231.758) (860.044)
 Patrimonio netto 25.713.921 29.954.599 (4.240.678)
 Posizione finanziaria netta complessiva 16.952.226 16.144.394 807.832

 

*Resoconto intermedio di gestione separato redatto secondo i principi contabili ITALIAN GAAP

 

Il NAV di Italeaf è pari a Euro 20,7 milioni al 30 giugno 2016.

Il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito dell’analisi dei dati del primo semestre 2016, ha esaminato le evidenze del processo di allineamento del valore dei propri attivi, recependo una svalutazione di circa 3,4 milioni di euro. Questa riduzione di valore di carattere non ricorrente riguarda investimenti in portafoglio attinenti alle partecipazioni di minoranza in Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, conseguente alle note crisi che hanno investito i due istituti di credito. Per effetto di tali svalutazioni, il CDA ritiene non conseguibile il risultato economico per l’esercizio in corso indicato nel piano strategico triennale 2015-17, pur prevedendo degli importanti miglioramenti nel secondo semestre. Il CDA ha rinviato a un successivo momento la verifica delle azioni da porre in essere a tutela della propria posizione giuridica ed economica, nei confronti dei sopra menzionati istituti di credito. Il Consiglio ha altresì rilevato che le svalutazioni non ricorrenti non incidono sullo sviluppo strategico e l’ordinaria attività industriale del Gruppo, come testimoniano i recenti investimenti nell’iniziativa Numanova.

 

Stefano Neri, Presidente di Italeaf, ha così dichiarato:

Italeaf intende rafforzare il proprio ruolo di operatore strategico per l’ecosistema italiano e internazionale dell’innovazione con una focalizzazione nello sviluppo dei business caratteristici di company building (smart e open innovation). Nel secondo semestre, in base alla visibilità che oggi abbiamo sui mercati in cui opera il Gruppo, si faranno sempre più evidenti gli effetti positivi delle azioni industriali intraprese nel core business. In questo senso, riteniamo che sia possibile produrre un significativo miglioramento dei principali indicatori economici e finanziari. Italeaf ha, infatti, individuato e sta attuando, a livello del Gruppo, una serie di interventi e iniziative in attuazione dei propri programmi di sviluppo. Crediamo pertanto che, nel secondo semestre, l’attività caratteristica della Società porti a conseguire un recupero degli effetti delle svalutazioni delle partecipazioni di minoranza negli istituti di credito. Tra le azioni sopramenzionate, merita una citazione l’operazione straordinaria avviata da TerniEnergia per completare il proprio posizionamento lungo l’intera catena del valore del settore energia, con l’ingresso nel settore digital energy attraverso l’acquisizione delle società Softeco Sismat e Selesoft Consulting. Dal punto di vista gestionale, la seconda parte dell’esercizio sarà, dunque, dedicata al consolidamento di Italeaf quale punto di riferimento nella creazione di nuove industrie cleantech, con importanti programmi di internazionalizzazione del proprio core business”.

 

La relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 in versione completa e in lingua inglese, allegata al presente comunicato stampa, sarà pubblicata sul sito internet della Società.

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