• Net asset value (NAV) pari a Euro 41 milioni al 31 marzo 2015 (Euro 36,3 milioni al 31 dicembre 2014; +13%)
  • Nel piano previste: rafforzamento della governance, avvio di importanti sinergie per lo scouting delle migliori iniziative startup industriali, diversificazione dell’attività di ricerca di startup in settori tecnologici affini al cleantech, piena sostenibilità del rapporto costi/ricavi grazie alle linee di attività della società
  • Portfolio di complessive 8 startup nel periodo di piano con 2 exit nel 2016 e 1 exit nel 2017, con IRR superiori o uguali al 30%
  • EBT previsto a Euro 2,9 milioni nel 2015, a Euro 3,6 milioni nel 2016, Euro 4,5 milioni nel 2017
  • Capital gain 2015-17: +75%
  • Target del rapporto PFN/Patrimonio netto inferiore o uguale a 0,8x
  • Investimenti 2015-17: Euro 5,2 milioni circa per la creazione di nuove società startup industriali in settori ad alte prospettive di crescita
  • Dividendi in crescita del 10% annuo rispetto al dividendo 2014 di Euro 0,08 per azione in pagamento il 30 giugno 2015

 

Il Consiglio di Amministrazione di Italeaf, holding di partecipazione e primo company builder italiano attivo nei settori cleantech e smart innovation, quotata al NASDAQ OMX First North della Borsa di Stoccolma, riunitosi con la presidenza di Stefano Neri, ha approvato il piano di sviluppo strategico 2015-2017 “Bridging the gap with a company builder” e aggiornato il NAV del Gruppo al 31 marzo 2015.

Il piano sarà illustrato in data odierna alla comunità finanziaria a Stoccolma, nell’ambito dell’evento “Equity Day 2015” organizzato dall’Associazione indipendente svedese degli azionisti Aktiespararna, alle ore 11.45 CET dal Responsabile dello Sviluppo e della Comunicazione Corporate di Italeaf, Federico Zacaglioni, e dal CFO di Italeaf Filippo Calisti.

L’evento sarà visibile in streamin live collegandosi al link http://www.aktiespararna.se/livesandning. La presentazione sarà effettuata in lingua inglese.

 

NAV AL 31 MARZO 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Italeaf ha approvato il Net Asset Value al 31 marzo 2015. Il NAV di Italeaf  è pari a Euro 41 milioni al 31 marzo 2015 (Euro 36,3 milioni al 31 dicembre 2014; + 13%).

 

“BRIDGING THE GAP WITH A COMPANY BUILDER”: PRINCIPALI LINEE STRATEGICHE

Italeaf punta a consolidare la propria posizione di primo “company builder” indipendente italiano attivo nei settori cleantech e smart innovation. Confermata l’evoluzione della governance, con il consiglio di amministrazione che composto da:

– Stefano Neri recentemente riconfermato dall’Assemblea degli Azionisti quale Presidente del Gruppo;

– Nicola Romito, manager con una pluriennale esperienza nell’asset management e nell’investment advisoring, con il ruolo di CEO, con deleghe allo sviluppo strategico e all’attuazione dei programmi di crescita nei settori di riferimento;

– Monica Federici, consigliere delegato alle attività operative del Gruppo.

Il nuovo piano ““Bridging the gap with a company builder” fonda i suoi presupposti di carattere industriale su:

– Costituzione di n. 1 nuova startup nel 2015, n. 2 nel 2016 e n. 2 nel 2017 con il management di un portfolio di complessive n. 8 startup tecnologiche e industriali (comprese le 3 già costituite, Greenled Industry, Skyrobotic e Wisave) nei tre anni;

– Turnover, attraverso exit diversificate (es. M&A, IPO o ingresso di nuovi azionisti o investitori in misura maggioritaria), di n. 3 startup nel triennio. In particolare, sono previste n. 2 exit nel 2016 e n. 1 exit nel 2017;

– Generazione di valore per gli azionisti di Italeaf e ritorno degli investimenti attraverso le suddette exit grazie a un IRR atteso superiore o uguale al 30%;

– Scouting e selezione delle nuove startup nei settori industriali cleantech, internet of things, manifattura additiva e stampa 3D, droni, chimica verde, con una diversificazione del business al fine di ridurre il rischio legato al potenziale di crescita delle nuove iniziative;

– Investimenti complessivi nel triennio in nuove startup per Euro 5,2 milioni circa (Euro 1,03 milioni nel 2015; 1,85 milioni nel 2016 e 2,3 milioni nel 2017);

– Riduzione della PFN da Euro 18,2 milioni nel 2015 a Euro 14,6 milioni nel 2017 con un target di piano del rapporto PFN/Patrimonio Netto inferiore o uguale a 0,8x;

– Conferma della politica dei dividendi, volta a distribuire una rilevante percentuale dei dividendi ricevuti dalle società controllate. Il target di piano è quello di aumentare del 10% ogni anno il dividendo, rispetto a quello relativo al 2014 e pari a Euro 0,08 lordi per azione (in pagamento il prossimo 30 giugno);

– Piena sostenibilità e profittabilità del business attraverso l’equilibrio del rapporto tra costi e ricavi nei tre anni, anche grazie alla generazione ricorrente di revenues da vendita di servizi alle società del Gruppo, emissione di garanzie per le subsidiaries, dividendi. In particolare, il piano stima proventi ricorrenti per oltre Euro 17,4 milioni nel triennio, con obiettivi intermedi pari a Euro 5,7 milioni nel 2015, Euro 5,8 milioni nel 2016, Euro 5,9 milioni nel 2017. Il capital gain nel periodo di piano si prevede in crescita del 75%, stimato in Euro 2,4 milioni nel 2015, Euro 3,1 milioni nel 2016 e Euro 4,2 milioni nel 2017. L’EBT è atteso in crescita da Euro 2,9 milioni nel 2015, a Euro 3,6 milioni nel 2016 fino a Euro 4,5 milioni nel 2017.

Dal punto di vista strategico, Italeaf conta di poter ottimizzare la struttura finanziaria alle esigenze operative, mettendo a leva il valore creato dalle subsidiaries e dalle startup per effettuare nuovi investimenti in business ad elevato tasso di crescita, per remunerare gli azionisti, per facilitare i rapporti con il mondo del credito, per accelerare lo sviluppo delle attività industriali e commerciali legate alle nuove tecnologie oggetto di creazione di nuove società o di partecipazioni in nuove iniziative.

Comunicato Stampa_BP15-17-2015-05-07