Premiate le startup sociali e sostenibili: gli ambasciatori del Made in Italy partono per la GSVC 2014 di Berkeley in California

“Reinventing green & social business”: questo il titolo dell’evento scelto da Italeaf per premiare a Terni le tre migliori startup italiane nel settore dell’impresa sociale innovativa e della green e circular economy e che rappresenteranno l’Italia a Berkeley, in California, nell’edizione 2014 della Global Social Venture Competition. Un’iniziativa celebrata per il secondo anno consecutivo nella location del Circolo “Il Drago”, dove imprenditori, investitori istituzionali, business angels, startupper ed esperti del settore hanno potuto condividere esperienze, visioni e prospettive prima della consegna dei premi.
Alla tavola rotonda che ha preceduto la cerimonia hanno partecipato, in particolare, il presidente di Italeaf Stefano Neri, Francesco Pacifici, della segreteria tecnica del Ministero dello sviluppo economico, Tomaso Marzotto Caotorta, vicepresidente del network italiano degli angel investor e Mario Molteni, direttore di Altis la scuola di Alta formazione della Cattolica di Milano.

Ad aprire l’incontro è stato il professor Molteni che ha ricordato le ragioni dell’abbinamento tra Altis e la GSVC di Berkeley, per sostenere la nascita di una nuova impresa sociale, proprio nel giorno in cui il premier Matteo Renzi annunciava la nascita di un fondo nazionale per promuovere questo tipo di nuove società.
“Abbiamo creato un network nazionale di prim’ordine – ha ricordato – che mette insieme una vasta platea di operatori dell’ecosistema startup, a cominciare da IntesaSanPaolo Startup Initiative. Obiettivo dell’iniziativa è favorire l’incontro tra una selezione di start-up e una platea di investitori che comprendono fondi d’investimento, Business Angels, Venture Capital, istituzioni e aziende. Oggi l’impresa sociale, profit e no-profit, ha una declinazione più moderna, grazie alla contaminazione con le nuove tecnologie e può rispondere ai bisogni di un vasto pubblico. Non più impresa di assistenza, quindi, ma impresa che guarda alla soluzione di problemi in un’ottica di responsabilità sociale”.

Tomaso Marzotto Caotorta ha ricordato i risultati dell’indagine sugli investimenti dei business angels: “Nel mercato dell’early stage, nel 2012, esclusi gli operatori pubblici e i follow on, si registra un ammontare investito totale di 80 milioni di euro di cui 50 milioni di euro da parte degli operatori istituzionali e 30 milioni di euro da parte dei business angels. I business angels continuano a investire molto nel settore energia e ambiente, seguito da ICT e da med tech; comparti in cui sembra che i venture capitalist abbiamo ridotto nel tempo il loro interesse”.

Stefano Neri ha descritto l’innovativo modello di business di Italeaf, che ha già prodotto due startup (Greenled Industry e Skyrobotic) che sono cresciute nella patrimonializzazione e che ora stanno aggredendo i rispettivi mercati, quello dell’illuminotecnica e quello dei droni. Poi ha delineato la sua visione per il connubio tra startup e mondo industriale: “Siamo a Terni, un territorio la cui vocazione industriale deve restare intatta e rafforzata. Ma va innovata, aperta al mondo, alle nuove tendenze, all’imprenditoria creativa. Non possiamo pensare che l’unico modello industriale possibile sia quello perseguito dai nostri nonni. La missione che ci siamo dati, prima in Italeaf e poi in Confindustria, è quella di produrre cultura imprenditoriale diffusa, cultura dell’innovazione e cultura della responsabilità sociale e ambientale dell’industria. Perché è in questi settori che può rinascere la grande manifattura italiana”.

Accanto a Neri, sul palco, c’erano Francesco Pacifici, un ternano ai vertici della segreteria tecnica del Ministero dello sviluppo economico, tra i promotori ed estensori delle nuove leggi sull’ecosistema delle imprese innovative e sul finanziamento alternativo al tradizionale indebitamento bancario (minibond). “Il Ministero ha varato una normativa avanzata nel settore startup – ha affermato Pacifici – e sta mettendo a disposizione degli imprenditori italiani degli strumenti di finanza alternativi a quelli tradizionali, come l’indebitamento bancario, che possono rappresentare il futuro. Si tratta di cogliere questa grande opportunità, con modelli industriali innovativi e coniugando la capacità dinamica della piccola e media impresa italiana di saper promuovere sviluppo grazie alla capacità di adattamento e a competenze ineguagliabili”.

Al termine dell’incontro la premiazione che ha visto la consegna dei biglietti per San Francisco a Diptera, una startup che si localizzerà un anno in Italeaf per sviluppare il suo progetto industriale che punta a rivoluzionare il mondo dei mangimi animali e per gli allevamenti ittici. Ad aggiudicarsi la prima posizione nel concorso assoluto, invece, è stata la luganese SwissLeg che produce protesi a basso costo per i paesi del sud del mondo e quelli in cui gli eventi bellici provocano orrende mutilazioni sugli abitanti. Poi Charity Stars, un portale internet di crowdfunding che raccoglie donazioni grazie a testimonial vip che si prestano per eventi e iniziative benefiche.